Il contenuto di CBD nella varietà Linneo è inferiore all'1%, rendendo questa varietà particolarmente interessante per le terapie che richiedono gli effetti predominanti del THC. Il CBD è noto per i suoi numerosi benefici terapeutici non psicoattivi, tra cui proprietà anti-infiammatorie, ansiolitiche e anti-convulsivanti. Tuttavia, il basso livello di CBD nella Linneo implica che gli effetti terapeutici siano principalmente legati al THC. Questo può essere utile per i pazienti che necessitano di un trattamento basato principalmente sulle proprietà psicoattive e analgesiche del THC senza gli effetti moderatori del CBD, le quali possono, tra l’altro, attenuare la potenza del THC.
La varietà Linneo viene quindi utilizzata principalmente per il trattamento di condizioni mediche gravi e debilitanti come il dolore neuropatico (una delle indicazioni più comuni). Il dolore neuropatico, spesso resistente ai trattamenti farmacologici convenzionali, può rispondere in modo positivo all'azione del THC, che agisce sui recettori del dolore nel sistema nervoso centrale e periferico. Inoltre, questa varietà di cannabis da ottimi risultati nel trattamento della spasticità muscolare, una condizione spesso associata a patologie come la sclerosi multipla o le lesioni del midollo spinale. Il THC può aiutare a rilassare i muscoli tesi, migliorando la mobilità e riducendo il disagio.
Un altro importante impiego farmaceutico della varietà Linneo riguarda il trattamento della nausea e del vomito, specialmente nei pazienti sottoposti a chemioterapia. Il THC è noto per le sue potenti proprietà antiemetiche, che possono aiutare i pazienti a mantenere l'appetito e l'assunzione di nutrienti, migliorando la qualità della vita durante trattamenti oncologici intensivi. Anche i pazienti affetti da HIV o AIDS possono beneficiare della Linneo per contrastare la perdita di peso e stimolare l'appetito, un aspetto fondamentale nella gestione della malattia.
È importante notare che l'uso della cannabis Linneo deve essere monitorato attentamente da professionisti della salute. L'alto contenuto di THC può portare a effetti collaterali significativi, tra cui ansia, paranoia, secchezza delle fauci, sedazione e vertigini. Pertanto, la gestione del dosaggio è importantissimo per massimizzare i benefici terapeutici e minimizzare i rischi. I pazienti devono essere educati sui possibili effetti collaterali e sulla necessità di iniziare con dosi basse, aumentando gradualmente secondo le necessità e sotto stretto controllo medico.
La varietà Linneo può essere anche impiegata in combinazione con altre terapie, integrando trattamenti convenzionali e migliorando l'efficacia complessiva del piano terapeutico. La personalizzazione del trattamento è essenziale, poiché la risposta alla cannabis può variare significativamente da un paziente all’altro. Un approccio integrato e personalizzato consente di sfruttare al meglio le proprietà terapeutiche del THC, adattandosi alle esigenze specifiche di ciascun individuo.

L'introduzione di questa cannabis medicinale nel mercato italiano è stato possibile grazie ad un bando di importazione, impostato dal Ministero della Difesa e Ministero della Salute al fine di garantire la cannabis medicinale ai pazienti.