L'impiego della cannabis per trattare l'autismo è un argomento complesso e in evoluzione, e attualmente non esiste un approccio standardizzato o ampiamente accettato. Tuttavia, ci sono alcune modalità comuni attraverso le quali la cannabis può essere utilizzata per affrontare specifici sintomi dell’autismo:

- Olio di CBD: Uno degli utilizzi più diffusi della cannabis nell'autismo riguarda l'olio di cannabidiolo (CBD), un estratto non psicoattivo della pianta di cannabis. Il CBD è considerato sicuro e può tranquillamente essere assunto per via orale sotto forma di olio. Si ritiene che il CBD possa avere effetti calmanti sull'ansia e sui comportamenti ossessivo-compulsivi, che sono comuni negli individui affetti da autismo.

- Cannabis a basso contenuto di THC: Alcuni pazienti autistici potrebbero trarre beneficio da formulazioni di cannabis che contengono livelli molto bassi di tetraidrocannabinolo (THC), il componente psicoattivo della pianta. Questo tipo di cannabis è meno probabile che causi effetti psicotropi indesiderati e potrebbe essere utilizzato per alleviare sintomi come l'irritabilità e l'aggressività.

L'uso della cannabis nell'autismo dovrebbe avvenire sotto la supervisione di un medico esperto e con competenze specifiche nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico. I medici possono consigliare dosaggi appropriati e monitorare da vicino la risposta del paziente per garantire la sicurezza e l'efficacia del trattamento.

La cannabis può essere prescritta sia dal medico di base che specialista per gestire l’autismo, in quanto esistono numerosi lavori scientifici a supporto (Legge 94/98).

È importante integrare l'uso della cannabis con terapie comportamentali, interventi educativi e altre forme di supporto per massimizzare i benefici e migliorare la qualità della vita dei pazienti autistici.

Sebbene l'uso della cannabis nell'autismo mostri alcuni potenziali benefici, è fondamentale valutare attentamente ogni singolo caso e adottare un approccio personalizzato basato sulle specifiche esigenze e sulla risposta del paziente. La consulenza medica qualificata rimane essenziale per garantire un uso sicuro ed efficace della cannabis come parte del trattamento per l’autismo.

Ignorare completamente i medicinali a base di CBD per trattare l'autismo può, d’altronde, portare a una serie di problemi e complicazioni. Innanzitutto, si perdono le potenziali proprietà terapeutiche del CBD nel migliorare i sintomi autistici, come l'ansia, i disturbi del sonno e i problemi comportamentali. Questo significa che molti individui autistici e le loro famiglie potrebbero non accedere a un trattamento efficace che potrebbe migliorare significativamente la loro qualità di vita.
I farmaci convenzionali possono avere effetti collaterali indesiderati o non essere efficaci per tutti i pazienti autistici. Integrare i trattamenti esistenti con il CBD potrebbe offrire un approccio più completo e personalizzato.

La soluzione ideale per avvicinarsi all'uso terapeutico del CBD nell'autismo richiede un approccio olistico e scientificamente informato, questo consentirebbe di identificare chi trarrebbe maggior beneficio da questo trattamento e quali dosaggi e forme di somministrazione sono più adatti.