L'azienda olandese Bedrocan BV, produttrice di numerose varietà di cannabis, inclusa la nuova Bedrolina CBD 14% THC<1%, rappresenta un riferimento importante a livello internazionale per la produzione con standard qualitativi elevati. Uno degli aspetti distintivi dei suoi prodotti a base di cannabis è la standardizzazione, fondamentale in ambito medico perché assicura un contenuto stabile e controllato dei principi attivi.

Dal 2013, l’Italia ha iniziato a importare le varietà di cannabis prodotte dall'azienda Bedrocan, rendendo possibile la preparazione di farmaci a base di cannabis nei laboratori galenici delle farmacie, sempre dietro presentazione di una prescrizione medica.

Grazie a un’intesa tra il Ministero della Salute italiano e quello olandese, e tramite distributori autorizzati all’importazione, tutte le varietà prodotte da Bedrocan sono oggi disponibili nel nostro Paese. I medici possono prescriverle in diverse formulazioni, come infiorescenze o oli, mentre i farmacisti si occupano della preparazione e della dispensazione ai pazienti (in fondo all’articolo puoi trovare i FAC-SIMILE delle ricette mediche).

Utilizzare cannabis di grado farmaceutico proveniente da un’azienda riconosciuta e autorizzata dal Ministero garantisce un alto livello di qualità, consentendo ai professionisti sanitari di modulare con precisione i trattamenti sulla base delle esigenze specifiche dei pazienti. È proprio questa affidabilità, unita alla sicurezza d’uso, che rende i prodotti Bedrocan particolarmente apprezzati nella gestione di numerose patologie, tra cui il dolore cronico e altre condizioni previste dalla normativa italiana (puoi consultare l’elenco completo alla fine dell’articolo).

La nuova varietà Bedrolina, si distingue per il suo contenuto elevato di CBD 14% e una percentuale di THC inferiore all’1%, offrendo così una soluzione terapeutica non psicoattiva ma potenzialmente molto efficace. Questa novità amplia le possibilità di trattamento per i pazienti che necessitano di preparazioni ad alto contenuto di cannabidiolo, da realizzare in laboratorio galenico sotto prescrizione medica, in formulazioni come olio, capsule o infiorescenze.

L’arrivo di Bedrolina rappresenta una risposta concreta all’esigenza di disporre di opzioni terapeutiche più specifiche: fino ad ora, la sola varietà in infiorescenze ad alto CBD era la Bedrolite, con un contenuto di CBD più basso, circa la metà, e cioè pari al 7,5% e THC <1%. Sebbene esistano già estratti titolati in CBD importati da aziende autorizzate, non esisteva finora un prodotto in infiorescenze con una concentrazione così elevata di cannabidiolo come quella di Bedrolina.

Perchè è importante il CBD?

Il cannabidiolo (CBD) è una molecola non psicoattiva che ha dimostrato importanti effetti terapeutici in diversi ambiti clinici. Può risultare utile nella gestione di ansia, infiammazione, dolore neuropatico, epilessia, disturbi del sonno e alcune patologie neurologiche, tutte condizioni per cui è consentito l'impiego medico (in fondo all’articolo trovi i FAC-SIMILE delle ricette mediche per ciascuna formulazione).

Bedrolina: quali i pro e quali i contro?

✅ Vantaggi:

Novità assoluta: non esisteva, fino ad ora, un prodotto in infiorescenze con un contenuto di CBD così elevato (14%) e THC quasi assente.

Nuove possibilità terapeutiche: consente ai medici di prescrivere preparazioni più mirate per i pazienti che necessitano di trattamenti a base di CBD e con contenuto di THC<1%, riducendo quindi al minimo la possibilità di (eventuali) effetti psicoattivi.

⚠️ Svantaggi e criticità:

Scarsa conoscenza tra i medici: se i professionisti non vengono informati di questa novità, e di conseguenza formati sull’impiego medico di Bedrolina, quest'ultima rischia di non essere prescritta. In tal caso, le aziende autorizzate all'importazione non sarebbero disposte ad importare un qualcosa che scade per essere mandato in distruzione (con perdite economiche).

Rischio di mancata distribuzione: senza un’adeguata domanda da parte dei medici, i distributori italiani potrebbero decidere di non importarla, rendendola di fatto inutilizzabile nel nostro Paese.

Ma in che modo arriverebbe in Italia, come e da quando? Scoprilo sotto.